CAMPI DI CALCIO

Il cielo era grigio e
pioveva
ma il sole splendeva lo stesso
su quei campi di calcio di ortiche e
di friccio.
Si correva dietro una pallone pesante
di ruvido cuoio e
rasato.
Non vi erano idoli e
campioni più bravi di noi… non c’erano soldi.
Ai piedi avevo le Nike
le mie prime scarpe di calcio
di una misura più grande…
Nessuno sapeva
che erano state d’un calciatore dismesse.
Tacchetti in ferro sgranati e
in punta scucite.
Si inseguiva l’aria e
si prendeva pure acqua in faccia.
Era di tutti quel pallone
ma ognuno lo voleva per sé.
Era profumo e sete di vittoria.
Era fame di riscatto. Si vinceva così.
Poi un giorno l’arbitro fischiò.
Finì la partita e
iniziò la vita.